Dal buco della serratura - Pareri
Mimma (24-08-2019): Un noir psicologico che... con una prospettiva molto originale e una particolare intensità espressiva cattura e avvince fin da subito... innescando infine riflessioni profonde sui nostri tempi e richiamando le coscienze al ruolo che ciascuno può giocare per contrastarne il sempre più crescente Degrado. Bravo Alessandro!! Complimenti!!!
Paola (04-07-2019): Ho appena finito di leggere l'ultima fatica di Alessandro. Il romanzo mi è piaciuto, trovo che sia scritto molto bene, ma questa è stata solo una conferma. In alcuni punti l’autore utilizza un linguaggio forse meno nobile che tuttavia non risulta mai volgare, ma ci sta, dà ritmo ai dialoghi e li rende più verosimili. Così come ne “La parola fine” si percepisce una nota romantica che qui è espressa dal sentimento legato ai valori della famiglia. Incalzante il ritmo che obbliga il lettore ad andare con celerità verso la fine. Che dire: complimenti!
Fabio (12-04-2019): ... Che dire!!! Anche questa volta Alessandro ci ha stupito. Un viaggio meraviglioso tra sogni e realtà dove tutti gli attori sono protagonisti e parte integrante della storia. Tre storie che si intrecciano tra loro, molto ben spiegate e dettagliate dall’autore (a volte forse troppo dettagliate). Una famiglia distrutta da un incidente. Una famiglia apparentemente normale… e poi… c’è dell’altro. Sognare… sognare e ancora sognare… Chi di noi non vorrebbe sognare? Francesco, uno dei protagonisti, ne avrebbe sicuramente fatto a meno. È da qui che le pagine del romanzo si tingono di giallo. La suspense, la tensione e l'eccitazione come elementi principali della trama. “Sognare migliora la vita”… ma forse è meglio vivere senza sogni. Grazie Ale.
Massimo (09-03-2019): Ambientazioni peculiari che introducono il lettore nelle stanze e nei luoghi come spettatore, caratterizzazione dei personaggi e delle interazioni tra loro, estrema complessità dell’intreccio su tre livelli che si raccordano nel finale delle storie, un pizzico di perversione, tanto sangue (a tratti quasi un horror), stravolgimento dei valori tradizionali (famiglie all’apparenza perfette, ma solo all’apparenza), scheletri nell’armadio, alta tensione con brivido e tragedia finale, citazioni di artisti che amo (i grandissimi e psichedelici Muse e il mitico Hitchcock, che, se ancora vivo, sono sicuro avrebbe sfruttato questo romanzo al meglio). Risultato: libro godibilissimo. L’ho letto di getto e quando lo abbandonavo non vedevo l’ora di riprenderlo, appassionato dal racconto, anche se qualche volta ho trovato, lo confesso, un po’ eccessiva la parte descrittiva nei sogni, imprescindibile però per la comprensione del romanzo.