La seconda casa a destra - Pareri
Tiziana (19-07-2007):
Dovizia di particolari nella descrizione dei luoghi e dei caratteri dei personaggi che ti fanno entrare nella storia; procedendo nella lettura mi è sembrato di averli visitati e di averli conosciuti da sempre. Interessante e curioso l'intreccio della trama, mi ha tenuta "appesa" fino all'ultima parola. È un romanzo che si lascia "bere" tutto d'un fiato! Complimenti.
Dovizia di particolari nella descrizione dei luoghi e dei caratteri dei personaggi che ti fanno entrare nella storia; procedendo nella lettura mi è sembrato di averli visitati e di averli conosciuti da sempre. Interessante e curioso l'intreccio della trama, mi ha tenuta "appesa" fino all'ultima parola. È un romanzo che si lascia "bere" tutto d'un fiato! Complimenti.
Stefania (27-06-2007):
Avvincente romanzo in bilico fra giallo e noir con un notevole intreccio di storie parallele e "visibilità" di luoghi e personaggi. Ho trovato originale l'uso di nomi comuni per identificare i personaggi stessi che racchiudono categorie del nostro vivere e le implicazioni familiari proprie dei nostri tempi. Alcune ambientazioni fanno sentire al lettore il senso di pericolo e precarietà che incombe sui protagonisti (brividi compresi). Insomma un ottimo esordio che prelude senza dubbio ad altre coinvolgenti storie.
Avvincente romanzo in bilico fra giallo e noir con un notevole intreccio di storie parallele e "visibilità" di luoghi e personaggi. Ho trovato originale l'uso di nomi comuni per identificare i personaggi stessi che racchiudono categorie del nostro vivere e le implicazioni familiari proprie dei nostri tempi. Alcune ambientazioni fanno sentire al lettore il senso di pericolo e precarietà che incombe sui protagonisti (brividi compresi). Insomma un ottimo esordio che prelude senza dubbio ad altre coinvolgenti storie.
Valeria (16-06-2007):
Che sia una prima esperienza letteraria è segnalato dalla correttezza formale che accompagna tutto il testo. Luoghi, personaggi, situazioni sono descritti accuratamente e in modo ineccepibile. Tanto che, a volte, si ha l'impressione che, soprattutto le descrizioni delle ambientazioni, siano fin troppo minuziose, bisogna però aggiungere che quasi tutto ha un senso e ogni cosa contribuisce alla costruzione di una trama scorrevole, mai scontata e di piacevole fruizione. Si tratta di un esordio interessante e si spera che successive prove costituiranno affinamenti di uno stile già di per sé gradevole.
Che sia una prima esperienza letteraria è segnalato dalla correttezza formale che accompagna tutto il testo. Luoghi, personaggi, situazioni sono descritti accuratamente e in modo ineccepibile. Tanto che, a volte, si ha l'impressione che, soprattutto le descrizioni delle ambientazioni, siano fin troppo minuziose, bisogna però aggiungere che quasi tutto ha un senso e ogni cosa contribuisce alla costruzione di una trama scorrevole, mai scontata e di piacevole fruizione. Si tratta di un esordio interessante e si spera che successive prove costituiranno affinamenti di uno stile già di per sé gradevole.
Mimma (08-05-2007):
Avventura piacevole, intensa e sorprendente. Davvero originale la regia del binomio spazio-tempo grazie ad un estroso e singolare escamotage che solo l’epilogo, svelandolo, consentirà di apprezzare a pieno. Le modalità e i tempi del racconto sono avvincenti e l’incalzare degli avvenimenti, in un crescendo sempre intrigante, non consente di smettere se non alla fine. Accattivanti le rappresentazioni dei personaggi, interessanti le introspezioni, sempre elegante l’esposizione delle complesse e articolate dinamiche di relazione. Le ricchissime descrizioni della città la rendono così reale che sembra proprio di visitare Alexandria, di fare il tour delle isole, di salire sul belvedere, di passeggiare sul lungofiume…
Avventura piacevole, intensa e sorprendente. Davvero originale la regia del binomio spazio-tempo grazie ad un estroso e singolare escamotage che solo l’epilogo, svelandolo, consentirà di apprezzare a pieno. Le modalità e i tempi del racconto sono avvincenti e l’incalzare degli avvenimenti, in un crescendo sempre intrigante, non consente di smettere se non alla fine. Accattivanti le rappresentazioni dei personaggi, interessanti le introspezioni, sempre elegante l’esposizione delle complesse e articolate dinamiche di relazione. Le ricchissime descrizioni della città la rendono così reale che sembra proprio di visitare Alexandria, di fare il tour delle isole, di salire sul belvedere, di passeggiare sul lungofiume…
Cristina (26-03-2007):
Una vera rivelazione! La trama tiene alta la tensione. Non si vede l'ora di arrivare al termine per scoprire la vera identità dei personaggi. Da segnalare la meravigliosa descrizione che l'autore fa di questa città inventata, dove ognuno di noi vorrebbe vivere. Scritto in maniera ineccepibile, scorrevole, coinvolgente e soprattutto originale. Lo consiglio a chi vuole leggere un buon libro.
Una vera rivelazione! La trama tiene alta la tensione. Non si vede l'ora di arrivare al termine per scoprire la vera identità dei personaggi. Da segnalare la meravigliosa descrizione che l'autore fa di questa città inventata, dove ognuno di noi vorrebbe vivere. Scritto in maniera ineccepibile, scorrevole, coinvolgente e soprattutto originale. Lo consiglio a chi vuole leggere un buon libro.
Maria
Grazia (20-03-2007):
Coinvolgenti le storie, ben intrecciate, tengono il lettore inchiodato fino all'ultima pagina. I personaggi sono tutti molto vivi, ben caratterizzati, con spessore psicologico di rilievo. Originale l'idea di chiamare alcuni dei protagonisti con il "soprannome" o meglio con la definizione che più gli si confà in base al loro modo di essere personaggio prima di essere persona (Pirandello insegna). La scrittura è ineccepibile e scorrevole.
Coinvolgenti le storie, ben intrecciate, tengono il lettore inchiodato fino all'ultima pagina. I personaggi sono tutti molto vivi, ben caratterizzati, con spessore psicologico di rilievo. Originale l'idea di chiamare alcuni dei protagonisti con il "soprannome" o meglio con la definizione che più gli si confà in base al loro modo di essere personaggio prima di essere persona (Pirandello insegna). La scrittura è ineccepibile e scorrevole.